Istat, nel 2013 persi 500mila posti di lavoro. Forte: dati allarmanti, servono risposte immediate

03 -03-2014

“Di fronte a dati cosi allarmanti non si può più attendere. Servono risposte immediate e queste risposte possono arrivare dallo sblocco del patto di stabilità per dare la possibilità di liberare la spesa alle amministrazioni pubbliche, ma anche dalla creazione di nuovo lavoro con l'apertura di cantieri per opere di pubblica utilità”.

 

E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Gianni Forte, in merito ai dati sull’occupazione diffusi dall’Istat. Il 2013 è stato l’anno orribile del lavoro: gli occupati sono diminuiti di 478 mila (-2,1%) rispetto al 2012, ovvero di quasi mezzo milione. Nell'anno il tasso medio di disoccupazione è arrivato al 12,2%. Era al 10,7% l'anno precedente. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è al 42,4%. Sono i tassi peggiori dal 2004. Tra il 2008 e il 2013, gli anni della crisi, si contano infine 984 mila occupati in meno, ovvero quasi un milione.

 

Per Forte è indispensabile elaborare “un piano straordinario di interventi per la manutenzione del territorio, per la salvaguardia dei beni ambientali, per il miglioramento del decoro urbano, per il risanamento e la messa in sicurezza delle scuole. Cosi come è irragionevole pensare che a fronte della drammaticità della situazione occupazionale, si possano tenere bloccati i cantieri per la realizzazione di opere pubbliche a causa di ostacoli burocratici che vanno assolutamente superati per velocizzare l'avvio della opere”.

 

“Siamo dell'avviso – conclude il segretario generale - che la Regione Puglia dovrebbe allestire un nucleo operativo per gestire l'emergenza e per coordinare interventi che coinvolgano l'insieme delle amministrazioni pubbliche della regione”.


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