La Cgil sullo Statuto regionale: Resistenza è valore storico, etico e politico fondante

06 -02-2014

La proposta di inserire nell’articolo 1 dello Statuto della Regione Puglia il riferimento alla “Resistenza come valore storico, etico e politico fondante” trova il pieno sostegno della Cgil Puglia.

 

La lotta partigiana al nazifascismo rappresentò il riscatto del popolo italiano contro le tragedie della dittatura e fu al tempo stesso un no al fascismo e un sì alla libertà. Un atto di coraggio pagato con il sangue e il sacrificio di migliaia di donne e di uomini e con il contributo importante del mondo del lavoro. La Resistenza e i suoi valori furono pertanto fondanti nella scrittura della Carta Costituzionale dell’Italia liberata, Costituzione che all’articolo 1 sancisce che la nostra è una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”.

 

Un riferimento alla lotta di Liberazione nello Statuto regionale è ancor più motivato dal contributo che la Puglia ha dato alla Resistenza. Tanti i protagonisti e tante purtroppo le vittime. Alto il prezzo pagato dalle nostre città, colpite dalle rappresaglie dell’esercito tedesco in ritirata e dai bombardamenti alleati.

 

Numerosi i pugliesi che si distinsero nella lotta al nazifascismo fuori dalla nostra regione, molti decorati con medaglie al valor militare.

 

Ricordare nella carta della Regione Puglia le radici ideali ed etiche dell’Italia Repubblicana nata dalla Resistenza è anche un modo per celebrare le 15 vittime pugliesi dell’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma, del quale ricorrerà il 24 marzo il 70° anniversario.

 

La Cgil non può che sostenere tale proposta, riconoscendosi essa stessa nei valori della Resistenza, nel solco dell’affermazione di una verità storica in epoca di ripetuti tentativi di revisionismo piegati solo al tornaconto politico dell’oggi.

 

 

Gianni Forte

Segretario Generale Cgil Puglia


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