Lavoro ed emergenza casa, incontri con Prefetto e presidente Provincia

02 -04-2014

I vertici della Cgil di Barletta – Andria – Trani e di alcune categorie incontrano in Provincia il presidente dell’ente, Francesco Ventola, e nella sede territoriale del Governo il prefetto, dott.ssa Clara Minerva, per discutere insieme della “ormai cronica mancanza di lavoro e della situazione abitativa che vede aumentare gli sfratti”, come si legge nel telegramma inviato nei giorni scorsi dall’organizzazione sindacale ai due rappresentanti istituzionali per chiedere un confronto sulle delicate questioni.

 

“Sia il presidente Ventola che il prefetto Minerva durante gli incontri che abbiamo avuto con loro – spiega il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci – hanno dato la loro ampia disponibilità a lavorare insieme, istituzioni e parti sociali, per cercare tutte le modalità per intervenire nella risoluzione di alcuni problemi come quello della casa e l’emergenza occupazionale. Questioni sempre più pressanti: la gente è ormai disperata perché sta perdendo il lavoro o l’ha già perso ed in alcuni casi a questo dramma se ne aggiunge un altro, ovvero quello delle difficoltà abitative”.

 

“La scorsa settimana abbiamo inviato un telegramma in Prefettura ed in Provincia per chiedere un incontro, un’istanza che ha trovato immediata risposta; infatti nell’arco di pochi giorni siamo stati convocati. Ora è necessario trovare insieme una via d’uscita. Abbiamo tutti il dovere di smuovere le acque, non si tratta di annunci ma della concreta consapevolezza dei reali problemi delle persone che ci chiedono risposte subito non tra un mese od un anno ma immediatamente. In questo momento non sono certamente l’abolizione del Senato o il taglio alle Province le priorità per la gente comune che invece ci chiede una mano per portare il pane a casa o per mandare i figli a scuola. I disoccupati o i cassintegrati non si preoccupano affatto di questioni che invece animano ogni giorno il dibattito politico nazionale come per esempio il titolo V della Costituzione. Sino ad ora nessuno è venuto nelle nostre sedi a chiederci informazioni o ad esprimere punti di vista sull’importanza della sua modifica”.


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