Legge regionale su alloggi popolari, no Cgil a sanare abusivi

07-11-2019 10:36:39

“Con la Regione Puglia vorremmo discutere finalmente di un Piano casa, che i cittadini pugliesi attendono da anni. Assieme a Cisl e Uil abbiamo richiesto all’assessore Pisicchio un incontro senza al momento ricevere risposta. Su questo vogliamo confrontarci piuttosto che su provvedimenti alquanto parziali che di fatto riconoscono, sanano e addirittura premiamo un atto illecito, qual è quello di aver occupato abusivamente un alloggio popolare”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, in merito al disegno di legge n. 172 della Giunta Emiliano.

 

 

 

“Riconoscere il diritto a partecipare al bando, come prevede un comma dell’articolo 16 della legge, assegnando addirittura due punti di bonus a chi occupa abusivamente un alloggio da oltre 5 anni, da prima dell’entrata in vigore della legge 80 del 2014, l’ultima sulle case popolari, significa avvilire quelle famiglie che nel frattempo non hanno ricevuto risposte in merito alla propria condizione di disagio abitativo – prosegue Gesmundo -. In Puglia nel 2018 vi sono stati 4.645 sfratti di cui 4.191 per morosità, ovvero chi colpito dalla crisi ha magari perso il lavoro e non è riuscito più a far fronte ai canoni locativi. Le richieste di esecuzione di sfratti sono 8.475 in tutta la Puglia, quindi 13mila famiglie rischiano di restare senza un tetto, mentre sono 30mila quelle che hanno fatto richiesta di alloggio pubblico. Cosa diciamo a questi cittadini, che hanno sbagliato a fare una scelta di legalità?”.

 

“In Puglia l’Agenza regionale per la casa gestisce quasi 59mila alloggi, e abbiamo letto di stime di abusivi del 10-15% del totale. Forse si arriva anche in questo modo ai 70 milioni di canoni non pagati all’ente. Così come non capiamo come la Regione possa accertare che l’occupazione abusiva non abbia sottratto il diritto alla casa ad altri –previsione dell’articolo 16 della legge -, conoscendo la mole di domanda di alloggi pubblici che rimane inevasa. Ancora, chi è abusivo non potrebbe nemmeno sottoscrivere allacci alle utenze. Non crediamo possa essere questa la strada da seguire, con addirittura un’ulteriore ipotesi sanatoria per l’occupante che non rientra in graduatoria, ovvero quella di sottoscrivere con l’Arca un contratto di locazione a canone determinato. La Cgil non potrà mai condividere una legge costruita secondo tali criteri e assieme a Cisl e Uil lavora affinché si possa predisporre un piano casa organico per rispondere alle richieste di un alloggio pubblico lecitamente avanzate da migliaia di famiglie pugliesi”.


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