Molestie, discriminazioni e violenza sulle donne. Formazione Cgil nei luoghi di lavoro

07 -11-2013

Una legge all’altezza. Forse. Ma soprattutto un intervento radicale nella società, passando dalla famiglia, fino alla scuola e ai luoghi di lavoro.

 

Il prossimo 25 novembre – data che dal 1999 segna la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – è un punto di approdo rispetto ad un impegno che dal novembre del 2012 vede la CGIL impegnata in primo piano per incontri, manifestazioni, dibattiti e infine seminari formativi destinati proprio ai quadri e ai delegati del più grande sindacato italiano.

 

Una idea che ha trovato convinta la Segreteria della CGIL, perché – dice Filomena Principale – il dramma della violenza nei confronti delle donne non è un fenomeno nuovo, né è nuovo l’insieme delle conseguenze fisiche, mentali e della salute riproduttiva che le donne vivono. E’ nuovo, invece, il riconoscimento, ormai unanime, che gli atti di violenza contro le donne rappresentano una violazione dei diritti umani e come tali, riconoscono una responsabilità collettiva che va affrontata nella sua globalità e complessità, senza relegarli – dice ancora l’esponente della segreteria della CGIL ionica – alla sfera individuale. Così la CGIL assume la responsabilità di essere interfaccia con il mondo del lavoro.

Non a caso la proposta d’intesa di CGIL, CISL e UIL per prevenire e contrastare il reato delle molestie o delle violenze sui luoghi di lavoro, sostenendo le vittime, è il segno che tali fenomeni accadono, che incidono negativamente sul rapporto di lavoro, che generano malesse e diventano spesso metodi di ricatto per le donne che vogliono lavorare.

 

La CGIL decide così di parlare ai suoi, creando una sorta di avamposto per il controlli di tali odiosi crimini.

 

Il lavoro è stato impostato con quattro moduli diversificati al fine di focalizzare tutti gli aspetti della prevenzione e fornire ai delegati uno strumento d’intervento laddove si dovessero verificare episodi legati alla molestia o alla violenza nei confronti delle donne.

 

Si parte il 6 novembre con un seminario dedicato ad inquadrare il problema dal punto di vista normativo nazionale e regionale. Dalle 9.30 il confronto serrato sarà con Serenella Molendini, consigliera di parità della Puglia. I lavori saranno preceduti da una breve introduzione da parte di Filomena Principale e dalla relazione di Antonella Morga, segretaria CGIL Puglia.

 

Il 7 novembre Gianna Gilardi del Dipartimento Politiche Attive e del Lavoro della CGIL nazionale affronterà il tema esaminando i contratti di lavoro, la contrattazione decentrata e quella sui posti di lavoro pubblici e privati spiegando come questo passaggio possa influire sul miglioramento del clima lavorativo e delle tutele anche nei confronti delle donne.

 

Il 21 novembre sarà la volta dei temi legati alla Salute e alla Sicurezza con gli interventi programmati di Nadia Fanelli, responsabile salute e sicurezza della FILT CGIL nazionale e di Maria Teresa Coppola, psicologa e responsabile della Funzione Pubblica CGIL di Taranto.

 

Il 22 novembre seminario conclusivo con la consigliera di parità della Provincia di Taranto, Barbara Gambillara e  i consulenti del  Centro antiviolenza “ALZAIA”  che interverrano sulle problematiche locali fornendo utili strumenti non solo per accogliere e accompagnare le vittime di violenza o molestie nel percorso di denuncia ma anche per prevenire il fenomeno attraverso l’informazione e la conoscenza.

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