Sciopero generale Cgil e Uil, il 12 dicembre manifestazione e comizi in Piazza Umberto I

09 -12-2014

“JobAct e Legge di Stabilità non prevedono misure per rilanciare l’economia nel Paese. Così non va!”, lo hanno detto chiaramente oggi, i Segretari generali della Uil e della Cgil Lecce, Salvatore Giannetto e Salvatore Arnesano, durante la conferenza stampa pubblica che si è svolta oggi in piazza Sant’Oronzo a Lecce, in un gazebo che i due sindacati hanno allestito e che resterà aperto ai cittadini, dalla mattina alla sera, per le giornate del 9, 10 e 11 dicembre, fino al giorno dello Sciopero generale. Alla conferenza stampa di oggi è stata data la parola anche a diversi lavoratori che hanno chiesto di intervenire. Tra questi: Walter Marangio, insegnante, per il settore Scuola, Vito Dabbabbo, maestro dell’Orchestra Ico Tito Schipa della Provincia di Lecce, Gioacchino Marsano, per i patronati, Umberto Borlizzi della ex BAT Manifattura Tabacchi di Lecce e Giuseppe Saracino, pensionato.

Lo Sciopero generale nazionale ha in programma 54 manifestazioni nelle principali città italiane. A Lecce, venerdì 12, è prevista una manifestazione in piazza Umberto I: il concentramento inizierà dalle 9.30 e il comizio alle 11.30 (15 i pullman al momento in partenza dalla provincia verso la città): aprirà il segretario generale UIL Lecce Salvatore Giannetto e chiuderà il segretario generale della Cgil Puglia Gianni Forte. All’interno del comizio si alterneranno gli interventi di lavoratori, giovani, studenti e pensionati. Come annunciato dai segretari generali provinciali di Cgil e Uil, Arnesano e Giannetto, inoltre, domani partirà una lettera a loro firma a tutti i Sindaci dei Comuni salentini e al presidente della Provincia di Lecce per chiedere loro di partecipare alla manifestazione. “Le politiche economiche attuate da questo governo penalizzeranno ancora una volta le amministrazioni locali che già faticano ad assicurare i servizi fondamentali ai cittadini”, spiega il segretario della Cgil Lecce Salvatore Arnesano, “non si può pensare che il paese e il lavoro ripartano con questa legge di stabilità e con il JobsAct: sono a rischio i posti di lavoro, messi in discussione i diritti dei lavoratori e non ci sono misure efficaci che aiutino le imprese a investire”.

 “Il nostro non è uno sciopero indetto per far cadere il Governo, ma per dare una scossa a questo Paese che oggi è in piena fase di regressione”, ha sottolineato il segretario della Uil Lecce Salvatore Giannetto, “non si può governare bypassando le forze sociali e chi rappresenta gli interessi dei più deboli ed è per questo che scendiamo in piazza: non possiamo assolutamente accettare le decisioni di un Governo adottate sulla base della piattaforma di Confindustria, decisioni che non vanno certamente a risolvere i problemi dei dipendenti, dei pensionati, dei giovani e delle persone meno abbienti”.

Lo slogan scelto dalle due Confederazioni per lo Sciopero nazionale è 'Così non va!' per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica.

Cgil e Uil chiedono al Governo un cambiamento che possa finalmente contrastare il lavoro debole e precario, cancellare le iniquità della legge Fornero sulle pensioni, tutelare i lavoratori ingiustamente licenziati. Le due confederazioni avanzano, inoltre, alcune proposte come: l'universalizzazione degli ammortizzatori sociali; aprire rapidamente la contrattazione nei settori pubblici; investire realmente in vere politiche attive per il lavoro e contrastare la lotta alla corruzione, all'evasione agli sprechi, agli appalti al massimo ribasso.


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