Un tetto agli stipendi dei manager, la Cgil Puglia lancia una petizione pubblica

09 -01-2014

E’ stato un 2013 orribile sul fronte occupazionale e della condizione delle persone: questo il bilancio che traccia la Cgil Puglia durante la conferenza stampa di inizio anno. “Non vi diamo dati perché ovunque campeggiano i numeri della disoccupazione e del disagio, così come tutti conoscono le tante vertenze aperte nella nostra regione”, ha spiegato il segretario generale Giovani Forte. “La gente ora ha bisogno che si indichino strategie e soluzioni”.

 

Il Pubblico sostenga la ripresa

Forte che ha passato in rassegna le azioni messe in campo dalla Regione come il Piano straordinario per l’occupazione, gli incentivi e i bonus per le assunzioni, i tirocini formativi, le soluzioni in termini di politica industriale, la campagna sui diritti a scuola. “Interventi che hanno attutito gli effetti devastanti della crisi ma non hanno risolto i nodi strutturali, né tantomeno hanno invertito la tendenza sul fronte occupazionale: infatti la disoccupazione è cresciuta in maniera spropositata, specialmente fra i giovani”. E se è vero che nel 2014 ci sarà una ripresa che avvierà una fase positiva, “non è detto - ha sottolineato il segretario generale - che la stessa possa tradursi in crescita dell'occupazione, specie al Sud, dato che i consumi crollano, le pensioni sono ferme, le retribuzioni pure, il tutto condito da uno Stato che ci mette del suo con il blocco della contrattazione dei dipendenti pubblici”.

Richiama Keynes, Gianni Forte, “che insegna come in periodi di crisi proprio il ruolo del pubblico deve emergere. E allora è il pubblico che deve produrre direttamente lavoro. Certo serve il sostegno al reddito, serve un sistema universale di ammortizzatori sociali, un reddito di ultima istanza, ma è soprattutto il lavoro che serve! Se chiedessimo ad ogni disoccupato: vuoi un reddito o un lavoro? La risposta non sarebbe altro che la seconda”.

 

Un piano di lavori di pubblica utilità

La proposta della Cgil Puglia è quella di recuperare risorse dal prossimo assestamento di bilancio regionale, tenendo conto anche dei margini che si aprono per effetto dei maggiori trasferimenti ottenuti dalla Puglia dal fondo nazionale sanità, e spenderle al meglio cominciando proprio con il finanziare piani straordinari per lavori di pubblica utilità, come suggerisce il piano del lavoro della Cgil nazionale, “per l’assetto idrogeologico, la manutenzione del territorio, la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, per l’arredo e il decoro urbano, per la gestione del patrimonio archeologico, ambientale, beni monumentali. Assegnando ad ogni comune pugliese la disponibilità di 20 disoccupati da utilizzare su progetti specifici, si darebbe lavoro ad almeno 5000 persone”.

 

Redditi dei manager, petizione per mettere un tetto

La proposta della Cgil Puglia si concentra anche “sulla lotta agli sprechi e all'utilizzo scriteriato delle risorse, a partire dalle consulenze e dalla giungla entro cui si muovono le retribuzioni di manager, amministratori e dirigenti di regione, province, comuni. Per evitare che ci si accorga a posteriori di aumenti spropositati, come accaduto per Domenico Di Paola, ex numero uno di Aeroporti di Puglia, la Cgil regionale lancia una sorta di operazione trasparenza. “Rendiamo disponibili on line le retribuzioni nei vari enti, comprensivi di benefit, dove spesso si nascondono le sorprese. E per dare un esempio di trasparenza cominciamo noi – ha affermato Forte – sul nostro sito web la busta paga del segretario generale della Cgil Puglia, che per regolamento è quella più alta nella regione”.

 

La Cgil Puglia per sostenere la proposta di un tetto alle indennità dei manager ha lanciato nel corso della conferenza stampa una petizione pubblica, “con l’obiettivo di arrivare a 50mila firme da raccogliere entro la data del nostro congresso regionale a fine marzo”. Saranno stampati appositi moduli per la raccolta delle firme e a breve sarà possibile visionare la petizione e sottoscriverla anche sul sito web della Cgil Puglia o inviando una mail.

 

“Basta con i privilegi” è il monito di Gianni Forte, che sottolinea “l’importanza di destinare i soldi recuperati per l'apertura di cantieri di lavoro e per sostenere il sociale”.

 

Un ultimo passaggio Forte lo riserva all’attività del Governo regionale. “Sentiamo parlare in questi giorni di abbattimento delle liste d’attesa nella sanità pubblica, cosa giusta. Ma perché non resti solo propaganda occorre adeguare il personale, occorre assumere, altrimenti saranno progetti di difficile realizzazione”. Un appello per l’avvio di cantieri già finanziati, “che oltre a dare lavoro immediato aumentano la dotazione infrastrutturale della regione, pensiamo alle infrastrutture di trasporto, e la sua capacità d’attrarre investimenti”. Ancora, un passaggio sul tema energia, “perché la Puglia è stata investita da una mole enorme di progetti per fonti rinnovabili, ma ancora continua a pagare un costo elevato per l’energia e non si è arretrati sul fronte dell’uso delle fonti fossili. A Brindisi l’Enel continua ad utilizzare ancora il carbone”. Infine, un riferimento ai Progetti di Azione e Coesione redatti nei 45 ambiti regionali, “dove i Comuni hanno lavorato anche sulla nostra forte azione di sollecitazione. Ci sono tante risorse per migliorare i servizi ai cittadini e creare occupazione. Anche in questo caso chiediamo che le risorse vengano spese con velocità. La priorità deve essere il lavoro, perché la nostra regione non potrebbe sostenere un altro anno come quello appena trascorso”.


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