Universitario scrive alla Cgil Puglia: tetto agli stipendi dei manager pubblici, ridistribuire risorse in tempo di crisi

31 -01-2014

Gent.Ma CGIL PUGLIA,

sono un giovane universitario, 25 anni, iscritto al corso di laurea specialistica in Scienze Filosofiche, presso l'Ateneo Pugliese UNISALENTO, con sede a Lecce.

Colgo con arguto interesse la vostra ammirevole iniziativa nel diventare pionieri su territorio nazionale, invitando ad una sottoscrizione pubblica, che porti il singolo cittadino ad un impegno democratico, ad una scelta autonoma e individuale tesa ad uno sblocco di questo stallo, ormai logorante, che investe la nostra politica italiana.

 

Un tetto agli stipendi dei manager, la Cgil Puglia lancia una petizione pubblica

 

Questa vostra iniziativa è ammirevole e porta con se il gusto di una profezia tanto attesa, forse desiderata ma mai attuata. Desiderata dal popolo italiano, paziente e solerte, attesa da padri di famiglia in cassa integrazione, disoccupati e noi giovani che con logorata speranza ci affacciamo al mondo del lavoro.

 

Firmo anch'io, e spero tutti i concittadini pugliesi, perché si definisca un tetto minimo agli stipendi dei manager, ad iniziare dalla nostra bella e amata puglia. Non è un usurpare con forza i diritti di coloro che con ascesa, anche pubblica, hanno concorso per ottenere figure dirigenziali di spicco.

 

Noi vogliamo e auspichiamo che in una democrazia ci sia la legge dell'equità sociale, dove tutti possano tornare a casa e trovare la serenità di una casa accogliente, una tavola imbandita, dei figli sereni e gioviali.

 

Non sono un visionario, ma un realista.

Oggi abbiamo bisogno più che mai della ridistribuzione equa di risorse economiche, beni e alimenti. Sia la vostra iniziativa faro di democrazia politica. Buon lavoro.

 

Distinti saluti.

 

Giorgio Calisi

San Pietro Vernotico (Br)

 

FIRMA ANCHE TU - QUI tutte le informazioni per aderire alla petizione


Condividi sul tuo social preferito