Cgil e Fp: studio CREA su sanitàƒÂ  regioni, Puglia agli ultimi posti. Servono investimenti

26 -10-2016

Lo studio del Consorzio CREA dell’Università di Tor Vergata di Roma - Rapporto 2016 sulle performance dei Servizi Sanitari regionali - continua a consegnarci un quadro pugliese che rimane nei piani  bassi della classifica nazionale.Dopo di noi solo  Calabria e Campania. I limiti della sanità pugliese vengono da lontano, per cui non pensiamo di addebitare a questa amministrazione il basso livello di performance che esprimiamo.Quello che si addebita invece alla Giunta attuale è l’assenza di misure strutturali per invertire la tendenza. Lo studio CREA ci dice che per avere buone performance bisogna investire. Dice anche che le regioni che hanno vissuto e vivono un Piano di rientro faticano ad uscire dall’area “critica” delle performance. E che la ristrettezza delle risorse evidenzia una minor attenzione per la prevenzione in generale e sulle vaccinazioni in particolare.Viene privilegiata la gestione corrente e rimandata la spesa sulla prevenzione.Prevenzione e vaccinazione sono una costante nei richiami del governo alla Puglia e sono uno degli adempimenti a cui la giunta regionale è chiamata ad ottemperare all’interno del piano operativo che a breve sarà consegnato all’esecutivo nazionale. Ma il dato pugliese risente anche di grandi disequilibri nella spesa. Elevata sulla farmaceutica e sui beni e servizi, che inevitabilmente deprime la spesa per investimenti.Alta mobilità passiva, che solitamente fa il paio con la bassa qualità delle prestazioni, denota la limitata sensibilità nel potenziare i punti di eccellenza e far aumentare le virtuosità del sistema.


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