Costituzione e antifascismo, a Turi iniziativa per 80° Liberazione

17-04-2025 12:47:20

Costituzione e antifascismo. Perché il lascito più bello e importante della lotta partigiana è stata la nostra Carta. Parte da questa affermazione la giornata promossa dalla Cgil Puglia assieme a Spi e Osservatorio regionale sui neofascismi per celebrare con qualche giorno di anticipo l'80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. E non è casuale la scelta di svolgere a Turi questa giornata, ha spiegato la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, "abbiamo tenuto fede all'invito di Calamandrei, e cioè di andare in pellegrinaggio sui luoghi dove è nata la Costituzione. Anche nelle carceri dove furono imprigionati i partigiani. E qui furono reclusi due grandi uomini liberi, due intellettuali e antifascisti dai destini differenti, come Gramsci e Pertini". 

A precedere l'iniziativa pubblica presso l'auditorium comunale, una piccola cerimonia nell'istituto di pena di Piazza Aldo Moro con la deposizione di due corone di fiori al busto e alla targa che ricordano la loro reclusione. 

E da Turi sono partite due proposte: la prima l'ha avanzata il sindaco della città, Giuseppe De Tomaso: fare di Turi una capitale della cultura nel nome di Gramsci, un riferimento per gli studi sul suo pensiero e sul valore dell'antifascismo. La segretaria della Cgil pugliese ha invece proposto che la casa dei reclusione "sia riconosciuto nel patrimonio culturale del Paese, un palazzo ottocentesco attraversato da un pezzo di storia importante del Paese, "con la presenza dei uni dei più grandi intellettuali della storia italiana e del partigiani medaglia d'oro e poi costituente e presidente della Repubblica. Chiediamo che lo Stato inserisca questo luogo nella geografia del patrimonio monumentale e immateriale della cultura italiana. Una proposta che si affianca e può camminare assieme a quella del primo cittadino". 

Bucci dal palco ha ricordato come "celebrare queste giornate non è stanco memoriale, anzi. La resistenziale e la memoria sono per noi cosa viva, il nostro impegno quotidiano di riaffermazione dei valori della lotta antifascista e della costituzione attraversa le mobilitazioni per un lavoro dignitoso, contro derive autoritarie, a difesa di diritti fondamentali come quello alla salute e all'istruzione".

Riflessioni riprese nelle conclusioni dell'evento dalla segretaria generale dello Spi Cgil nazionale, Tania Scacchetti, che ha ricordato come "è importante che in queste iniziative ci si concentri non solo sulla celebrazione, ma sulle consegne storiche, sociali e politiche che quella pagina ci consegna". In una democrazia non risolta è ancora fragile come la nostra, "occorre sicuramente presidiare la memoria. Abbiamo troppi insensibili, troppi indifferenti, rispetto a quel che sta accadendo nel nostro Paese. Noi non mettiamo la Resistenza nella teca della storia, per noi appartiene alle condizioni del vivere attuale. Una comunità si riconosce nelle storie che condivide e allora non dobbiamo smettere di tenerla viva, di narrarla. Di spiegare quali sono i tratti della democrazia che ci ha consegnato la Costituzione, come la solidarietà, il potere della moltitudine". L'allarme scatta invece "quando viviamo una democrazia apartecipativa che mette a rischio allora quell'impianto, le libertà. E lo vediamo con i provvedimenti che limitano il dissenso, che marginalizza i poveri, che riduci e i diritti delle minoranze. E reclamano più che mai un presidio democratico e antifascista contro ogni tendenza autoritaria, una partecipazione collettiva che dai valori e dalla lotta di Liberazione deve trarre ispirazione ed esempio, calati nell'oggi. Anche nella dimensione per cui il lavoro è elemento di dignità costituzionale. Nell’idea di un avanzamento generale delle condizioni materiali degli ultimi, di chi vive di lavoro e pensioni”.


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