Forte (Cgil): subito un piano straordinario "Le tensioni sociali esploderanno"

12 -02-2013

"Serve il lavoro" va per le spicce il segretario generale della Cgil, Giovanni Forte.

Più facile dirlo che crearlo, il lavoro.

"Sì, ma se non riesci a offrire una via d'uscita a una platea enorme di cassintegrati e, soprattutto, di gente in mobilità, le tensioni sociali esploderanno. E, quel punto, diventeranno ingestibili".

Sindacati e amministrazioni locali è come se un giorno sì e l'altro pure si limitassero a dare i numeri: la benedetta-maledetta platea che dovrebbe beneficiare degli ammortizzatori, quanto è grande? Si parla di cifre che dondolano tra i 40mila (secondo la Regione) e i 70mila (secondo Cgil, Cisl e Uil). Chi ha ragione?

"Non esistono dati certi, questa è la verità. Pure per questo è complicato venirne fuori".

La giunta Vendola si lamenta perché dovrebbe essere l'Inps, che è l'ufficiale pagatore, a fornirli, ma non lo fa. E' così?

"Secondo me quelli dell'istituto di previdenza ce li hanno, i dati. Ma giocano a rimpiattino proprio con la Regione".

Il risultato?

"Persone senza salario, senza sussidio, senza pensione. Decine di migliaia di persone, non una o due, di cui vogliamo mantenere la rappresentanza. Ma abbiamo bisogno che i nostri interlocutori ci diano risposte chiare".

Il ministero Monti?

"Già, il ministero Monti. Quello comunque è un governo ormai in liquidazione, mi  auguro. Eppure...".

Vada avanti.

"I fondi per quest'anno saranno ridotti al lumicino. Ma il guaio è che tuttora mancano all'appello 63 milioni del 2012. Sapete che cosa significa?".

Che cosa significa?

"Che ci sono uomini e donne in attesa di prendere qualche centinaio di euro, perfino da giugno dell'anno scorso. Da cinque-otto mesi con la bocca asciutta e le tasche vuote. Costituiscono la parte più debole ed è come se fossero la miccia per fare scoppiare qualsiasi tipo di degenerazioni, dettate dall'esasperazione".

Esasperati possono essere anche i contribuenti: da quasi vent'anni, per fare l'esempio più eclatante, le tasse degli italiani fanno sopravvivere gli ex dipendenti delle Ccr.

"Gli ex Ccr, appunto. Hanno fatto in questi due decenni, tutti i corsi di formazione professionale immaginabili. Ma per loro un'occupazione non c'è stata mai. Ecco perchéio insisto: serve il lavoro, non un reddito qualunque esso sia e basta".

Con l'aria che tira, è come riuscire a fare saltare il coniglio dal cilindro.

"Io credo che l'esecutivo Vendola potrebbe elaborare un piano straordinario per il lavoro. Questo perché quelli che potranno fare ricorso agli ammortizzatori in deroga, siano impiegati, chessò, per la pulizia delle spiagge, dei canali, nella raccolta differenziata dei rifiuti. Abbiamo l'obbligo di trovare tutti i rimedi, e i quattrini, possibili per esorcizzare una situazione che è drammatica".

Ed è ancora "in sonno" la polveriera Ilva, che potrebbe trasformare questo territorio in un inferno.

"Vuole scommettere che i problemi legati all'acciaieria di Taranto, si riproporranno dal 26 di questo mese?".

Andranno ad aggiungersi, dopo le elezioni politiche, a quelli del mobile imbottito, della sanità privata, del Tac salentino...

"Ascoltare chi soffre, è fondamentale. L'indifferenza delle istituzioni, è quanto di peggio possa essere messo in scena: perché non dà speranza".

Segretario Forte, quale potrebbe essere la tabella di marcia per uscire dal tunnel al di là delle parole indignate o spaesate di un po' tutti i protagonisti di questa che potrebbe essere bollata come la vertenza dei disperati?

"Entro questa settimana vogliano capire quello che succederà. E dalla prossima, cominciare a mettere in campo qualcosa".

Cioè?

"Se continuerà a essere pestata acqua nel mortaio, non escludo l'organizzazione di una manifestazione a livello nazionale. Non sarà la prima che facciamo, ma adesso la misura è colma".

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/02/12/news/forte_cgil_subito_un_piano_straordinario_le_tensioni_sociali_esploderanno-52452109/


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