Gli scenari: governissimo o dialogo con M5s?

26 -02-2013

Governissimo, ritorno al voto, dialogo Pd-Movimento 5 Stelle: sono questi i temi al centro del dibattito all'indomani del voto che ha sancito la sostanziale ingovernabilità del Senato, dove non esiste una maggioranza chiara e dove il centro di Monti, che tutti davano alla vigilia come decisivo, è praticamente ininfluente. Non ha ancora parlato ufficialmente Pierluigi Bersani segretario del Pd (a breve è prevista una conferenza stampa)  che, insieme a Sel, ha comunque la maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato, ma ieri sera su Twitter il segretario ha scritto: “Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell'interesse dell'Italia”. Dunque, il Pd dovrebbe tentare di costruire un Governo, ma con chi aprirà il dialogo? Da una parte c'è Berlusconi che a chi gli chiede se è possibile un'intesa con il Pd, risponde: “Credo che dovremmo prendere tutti del tempo per riflettere, credo che tutti con grande responsabilità dovremmo mettere come punto di riflessione centrale il bene dell'Italia”. Senza escludere nulla, quindi. Dall'altra c'è Sel che spinge per escludere un governissimo e aprire invece il dialogo con il Movimento 5 Stelle: La posizione, già espressa da Vendola, è stata ribadita stamattina da Gennaro Migliore: “La situazione eccezionale non può essere che Berlusconi governi con noi - continua Migliore. - Avere oggi l'idea geniale di mettere insieme le forze principali del Paese, che rappresenterebbero la maggioranza sicura e stabile per un governissimo, cioè l'accordo tra Berlusconi, Bersani e Monti, sarebbe un disastro per la democrazia”. D'accordo sulla necessità di escludere un nuovo accordo tra Pd e Pdl è anche Fausto Durante, responsabile del segretariato Europa della Cgil Nazionale, che registra prima di tutto “lo soncerto dei colleghi dei sindacati stranieri per il risultato elettorale di Berlusconi, nessuno si spiega come possa ancora prendere così tanti voti". "Questo è un segnale che gli elettori italiani mandano all'Europa - ha detto Durante ai microfoni di Radioarticolo1 - affinché si cambi strada". Sugli scenari possibili per la governabilità del Paese Durante esclude un nuovo accordo tra Pd e Pdl: "Non si può pensare di gestire neanche l'ordinaria amministrazione con chi ha promesso di restituire l'Imu", ha concluso Durante. Ma dalla Germania, dal resto d'Europa e da Oltreoceano arrivano accorati appelli alla stabilità: “E' decisivo che in Italia, nell'interesse dell'Italia e dell'Europa, vi sia al più presto un governo stabile e in grado di agire per il Paese”, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle a Berlino, in una conferenza stampa bilaterale col collega ucraino Leonid Koschara.


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