Ilva: Camusso, rivendicare gli investimenti per tutelare salute e lavoro

01 -08-2012

“Sono ore molto difficili e molto strane e giustamente non ci si deve inventare delle contrapposizioni che non ci sono. Non abbiamo intenzione di essere in conflitto con la città né di mettere in conflitto il diritto alla salute con il diritto al lavoro”. Così il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso intervistata a radio Anch'io alla vigilia della giornata di mobilitazione indetta unitariamente da CGIL, CISL e UIL e dai sindacati di categoria FIOM, FIM e UILM a sostegno dei lavoratori dell'Ilva e delle loro famiglie per una politicha industriale che sia in grado di coniugare lavoro e ambiente. “Bisognerebbe dire all'azienda – ha proseguito Camusso - che queste sono le ore in cui è necessario capire quali sono gli impegni concreti da attuare per mettere in pratica gli interventi di sicurezza ambientale necessari per rinnovare gli impianti”.

Una giornata di mobilitazione, quella di domani, organizzata in vista dell'udienza dinanzi al Tribunale del Riesame prevista per il 3 agosto, che dovrà prendere una decisione sul provvedimento di sequestro dello stabilimento siderurgico dell'Ilva a Taranto. Sempre domani i lavoratori di tutti gli stabilimenti Ilva incrocieranno le braccia per 4 ore ogni turno in concomitanza con la manifestazione che vedrà due cortei attraversare le vie di Taranto per concludersi in Piazza della Vittoria con gli interventi dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, il Segretario Generale della FIOM CGIL, Maurizio Landini, e gli altri rappresentanti nazionali dei metalmeccanici.

La leader della CGIL ha ricordato inoltre, parlando a Radio Anch'io, come l'Ilva sia “un'azienda strategica per le produzioni industriali del nostro paese e fondamentale per l'occupazione a Taranto” per questo, ha aggiunto “si devono mettere in atto tutte le iniziative e gli investimenti possibili che le leggi italiane e le direttive europee impongono per salvaguardare la salute dei lavoratori e di tutta la città”. Camusso ha ribadito l'importanza del tema della compatibilità ambientale della produzione, che affrontiamo “sempre a partire dalla necessità del lavoro: "si deve lavorare nelle bonifiche – ha detto -, ma contemporaneamente si deve difendere la produzione industriale in questo paese".

“L'impianto siderurgico – ha sottolineato ancora il numero uno di Corso d'Italia - è una cosa molto delicata, se lo si spegne non è affatto detto che possa ripartire. Sarebbe una scelta molto complicata e per questo crediamo che in queste ore debbano succedere delle cose da parte del governo e dell'azienda”, ovvero, ha spiegato Camusso: “Ridefinire la certificazione ambientale sulla base delle norme emesse dalla stessa comunità europea e l'impegno di un piano di investimenti con la garanzia del governo che renda esplicito che si apre la fase di risanamento e di tutela”.

Nel concludere la leader della CGIL ha ribadito il senso della mobilitazione di domani “rivendicare gli investimenti che servono per ricostruire un clima positivo”, poichè “sappiamo che le imprese fanno fatica ad investire per questo – ha concluso - continueremo a batterci, così come ci stiamo battendo in queste ore”.

I cortei a Taranto. Saranno due i cortei che a partire dalle ore 9.00 attraverseranno le vie di Taranto per raggiungere Piazza della Vittoria dove dal palco interverranno i dirigenti sindacali di CGIL, CISL e UIL. Un corteo partirà dal ponte di pietra, nella città vecchia, raccogliendo i lavoratori provenienti dal Siderurgico; l'altro prenderà le mosse da piazza Madonna delle Grazie-via Magnaghi, riunendo le maestranze soprattutto dell'indotto e provenienti dalla zona orientale della provincia, inoltre è prevista la partecipazione dei lavoratori dello stabilimento di Genova e forse anche di Piombino. Sarà possibile seguire l'evento in diretta streaming suRadioArticolo1 a partire dalle ore 11.00.


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