Lavoro, sviluppo, qualità  della vita: in diecimila a Bari per la manifestazione regionale di Cgil Cisl Uil

21 -03-2015

Diecimila tra lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani provenienti da tutte le province della regione hanno sfilato questa mattina per le vie del centro di Bari per richiamare il Governo nazionale e le istituzioni locali a dare risposte alla grave crisi economica e sociale che sta facendo una vera e propria strage di posti di lavoro e di aziende in Puglia e nel Mezzogiorno, "un Sud scomparso dall'agenda politica del Paese", ha denunciato dal palco di Piazza Prefettura - dove si sono svolti i comizi conclusi - il segretario generale della Cgil regionale Gianni Forte.

Per il lavoro, lo sviluppo e la qualità della vita: questo lo slogan scelto dalle confederazioni regionali di Cgil Cisl Uil per la giornata di mobilitazione nel primo giorno di primavera, una scelta non casuale "perchè vorremmo che la giornata di oggi - ha detto Forte - possa rappresentare il risveglio del Mezzogiorno contro politiche di austerità che non stanno producendo alcun risultato I segnali di ripresa di cui parlano esponenti del governo da qui non si vedono, e alla vecchie crisi ne ne sommano nuove, nessun settore è risparmiato: dalla meccanica alla chimica, dal tessile fino alla grande distribuzione".

E a fronte di questo il governo che fa? "Toglie al sud 3,5 miliardi dal fondo di coesione per finanziare le assunzioni del Jobs Act che avverranno magari al nord. Si toglie ai deboli per dare a chi sta meglio", denuncia il segretario generale della Cgil. "Il governo non può ignorare il grido di allarme del sud e del mondo del lavoro. Occorre meno confronto con le lobby e più dialogo con chi rappresenta l'interesse generale. Senza sostenere lo sviluppo del sud, il Paese non ha futuro e non esce dalla crisi. Il Governo cambi rotta".

Un sindacato unito e che alle protesta affianca una piattaforma con proposte concrete per invertire il segno della crisi: "Vogliamo confrontarci col futuro governo regionale, capire quali programmi, che idee avrà. Solo assieme si può uscire da una fase recessiva grave e difficile, nessun pensi di poter fare da solo. Altrimenti con questo sindacato dovrà fare i conti".

Aldo Pugliese, segretario generale della Uil Puglia, dal palco ha puntato il dito contro "una riforma del lavoro che non è in grado di creare occupazione al Sud. Inoltre bisogna puntare su una spesa qualitativamente valida dei fondi europei e garantire livelli dei servizi essenziali, a cominciare da quelli sanitari, in grado di tutelare le classi sociali più in difficoltà, altrimenti le tensioni sociali potrebbero diventare ingestibili".

A chiudere la manifestazione Giuseppe Farina, Segretario confederale Cisl:  "La crisi del Paese non è ancora passata, ci sono segnali che ci possono far guardare con maggiore ottimismo al futuro ma è un futuro da costruire. Il lavoro non arriverà per le forze spontanee del mercato e né perché cambieremo le regole sul lavoro. Arriverà se il Governo mette al centro il tema degli investimenti e della crescita e attorno a questa centralità costruisce un percorso comune, con le forze sociali e con il Parlamento, trovando le risorse da investire insieme ad una politica industriale per la crescita del Paese".


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