Natuzzi, accordo siglato: scongiurati 1200 licenziamenti. Soddisfazione della Cgil Puglia

10 -10-2013

Dopo due mesi di trattative con le organizzazioni sindacali, è stato sottoscritto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico l’accordo che salverà i lavoratori licenziati dal Gruppo Natuzzi ed eviterà l’indebolimento del sistema produttivo industriale pugliese in un settore, quale appunto quello del mobile imbottito, che rappresenta un pilastro fondamentale per la nostra regione.

 

I 1726 esuberi si riducono a 1506. Di questi, 600 lavoratori rientreranno in un piano di esodo volontario incentivato. La parte restante sarà ricollocata in nuove attività produttive.  

 

La Cgil Puglia esprime soddisfazione per i contenuti dell’accordo che nello specifico prevede:

 

- una riduzione degli esuberi di oltre 200 unità. Si tratta di lavoratori che continueranno ad essere occupati negli attuali stabilimenti;

- la ricollocazione del resto del personale in esubero ossia un migliaio di lavoratori circa  verranno ricollocati in nuove attività produttive

- esodo volontario ed incentivato per un numero massimo di 600 lavoratori

 

Riportare in Italia prodotti di alta qualità come i nostri salotti che finora sono stati realizzati all’estero per abbassare i costi di produzione, significa creare finalmente e concretamente nuove opportunità lavorative nel Bel Paese, consolidando al tempo stesso il made in Italy. In questo modo si da concreta attuazione all’accordo di programma sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico orientato ad attrarre nuovi investimenti nell’area distrettuale murgiana e a rioccupare i tanti lavoratori esclusi in questi anni dal ciclo produttivo. Così facendo, le imprese che decideranno di investire nel nostro territorio potranno beneficiare dell’accordo di programma tra Regione Puglia, Basilicata e Ministero che prevede 102 milioni di euro di incentivi per nuovi investimenti. Quindi si avvierà un processo industriale che se portato a buon esito potrà rafforzare l’area industriale del mobile imbottito e del salotto, oggi fortemente travolta dalla crisi in atto.

 

L’accordo prevede inoltre attività di carattere formativo utili a favorire l’autoimprenditorialità e la ricollocazione in nuovi processi produttivi  


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