Referendum sul lavoro 2025, volantinaggio davanti gli uffici postali di Cgil, Spi e Slc

31-03-2025 13:10:13
Cgil, Spi e Slc insieme per i referendum su lavoro e cittadinanza. Per restituire dignità e diritti al lavoro e alle persone. È l’incipit del volantino che dal primo aprile e per i primi tre giorni del mese sarà distribuito davanti agli uffici postali in tantissimi comuni pugliesi, per informare sull’importante appuntamento che attende gli italiani i prossimi 8 e 9 giugno, quando saremo chiamati a votare per cinque quesiti referendari.
“La Cgil insieme a un vastissimo fronte associativo e partitico sostiene il Sì ai referendum per abrogare norme ingiuste e sbagliate -spiega la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci -. Per ripristinare tra i lavoratori uguaglianza rispetto ai principi di tutela, per contrastare il lavoro precario, per aumentare la sicurezza e la tutela della salute, per estendere i diritti di cittadinanza. Di fronte alla propaganda di un Governo che racconta la favola di un Paese in crescita, contrapponiamo la vita reale delle persone e i dati che descrivono invece un disagio diffuso. Aumentano i poveri ed è a rischio esclusione anche chi lavora, perché i salari perdono potere d’acquisto erosi dall’inflazione, perché prevale un’occupazione precaria e intermittente, perché i pensionati che la maggioranza dei pensionati che vivono con assegni sotto i mille euro non riescono a sostenere l’aumento del costo della vita e delle utenze. Il referendum è un primo passo per cambiare l’Italia, cambiarla in meglio”.
“Dobbiamo pretendere buona occupazione e buoni salari e assieme il potere d’acquisto dei pensionati – aggiunge il segretario generale dello Spi Cgil Puglia, Michele Tassiello -. Perché con il lavoro precario si è poveri oggi e anche domani, da pensionati, perché le persone non sono messe nelle condizioni di costruirsi un percorso previdenziale dignitoso. Allora occorre intervenire sul lavoro e anche mettendo mano a una riforma della previdenza che guardi ai giovani. Servono misure eque e invece questo Governo tra il 2023 e il 2024 ha usato i pensionati come un bancomat, sottraendo oltre 7 miliardi di euro dalle pensioni. Nel 2032 si arriverà a 54 miliardi. Soldi che i pensionati non recupereranno mai più. Per questo saremo davanti gli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni, per informare tutti sulle nostre proposte e sullo strumento del referendum”.
E in un Paese che invecchia e rischia lo spopolamento dei piccoli centri delle aree interne, dove vivono prevalentemente anziani, “gli uffici postali rappresentano veri e propri presidi di democrazia, sono lo strumento che connette lo Stato, diritti e servizi, con i cittadini – spiega Nicola Di Ceglie, coordinatore Slc Cgil regionale -. Negli ultimi anni invece abbiamo assistito a un disegno privatistico di Poste Italiane che ha portato alla chiusura di 700 uffici, alla riduzione degli orari di apertura, alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. Con un ridimensionamento del servizio che dimentica proprio territori e persone più fragili. Per questo saremo insieme alla confederazione e ai pensionati”.
Tantissimi i centri interessati dalla mobilitazione in tutta la Puglia:
in provincia di Bari, oltre la città capoluogo, a Rutigliano, Valenzano, Bitonto, Modugno, Palo del Colle, Palese, e Torre a Mare. Nella Bat a Barletta, Andria e Margherita di Savoia In provincia di Brindisi, coinvolti il comune capoluogo, Erchie, Ostuni, Mesagne, Francavilla Fontana e Villa Castelli. In Capitanata volantinaggi alle Poste di Foggia, Lucera, Cerignola, San Severo, San Nicandro Garganico, Orsara di Puglia. In provincia di Lecce nella città capoluogo, Nardò, Casarano, Matino. In provincia di Taranto, a Ginosa, Monteparano, Palagiano, San Marzano, Avetrana, Laterza, Monteiasi, Mottola e ovviamente la città capoluogo.