Report Ispettorato del Lavoro 2020, in Puglia 60% aziende agricole non in regola

03-05-2021 12:42:21

“Il 60 per cento delle aziende del settore agricolo in Puglia oggetto di ispezioni nel 2020 sono risultate non in regola. Alto anche il numero di lavoratori in nero scoperti e quello delle violazioni in materia di salute e sicurezza, nell’anno caratterizzato dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19”. È quanto denuncia il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Gagliardi, commentando il report diffuso dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, “che conferma la piaga che affligge il lavoro agricolo in questa regione”.

Una percentuale di irregolarità che nel 2019 era del 55% e che nel 2020 aumenta “anche a fronte della riduzione del numero di giornate e di lavoratori iscritti negli elenchi anagrafici dell’Inps rispetto al 2019. La verità è che nonostante la legge 199/2016 di contrasto al lavoro nero e al caporalato, nonostante l’ottimo lavoro svolto da magistratura e forze dell’ordine, il lavoro di controllo di un territorio così vasto risulta complesso a fronte dell’alto numero di imprese operanti nel settore e di contro delle forze esigue degli Ispettorati. Quel che rimane immutabile è questa cultura che spinge a fare profitto sul sangue e i diritti degli uomini e delle donne che lavorano”, denuncia Gagliardi.

Nel 2020 gli accertamenti definiti in agricoltura in Puglia sono stati 1.167, e le aziende risultate non in regola 688 (il 58,59%). “Parliamo di una media dell’1,5% di imprese ispezionate – commenta il segretario della Flai Puglia – smentendo le lamentele strumentali che arrivano da parte datoriale che denunciano come a seguito della legge 199 si sia militarizzato il territorio”.

Le violazioni accertate hanno riguardato 1.078 lavoratori, e la metà (530) per lavoro nero. Per 164 di loro è stato accertato il caporalato e lo sfruttamento ai sensi del modificato articolo 630bis del codice penale, e per 265 operai agricoli la violazione interessava norme in materia di salute e sicurezza. “Un tema, questo della sicurezza, quanto mai fondamentale in questa fase. E per garantirlo serve anche l’intervento delle istituzioni sul versante dell’accoglienza. Per questo torniamo a chiedere che sia la Regione Puglia che l’Inps - sede istituzionale dove è attiva la cabina di regia della Rete del lavoro - di avviare tavoli di confronto e programmazione di interventi, con l’approssimarsi della stagione delle grandi raccolte che richiamerà nella regione migliaia di lavoratori stranieri stagionali. Dobbiamo evitare che si ammassino, che ricorrano come sempre a soluzioni improvvisate, a ghetti già malsani per le condizioni in cui versano. Tutto questo – conclude Gagliardi - a tutela della loro salute e di quella della collettività. Non ci può essere passività e disinteresse di fronte a questo tema”.


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