Sciopero della scuola il 5 maggio, manifestazione a Bari

30 -04-2015

La contestazione a questo disegno di legge si va diffondendo a macchia d’olio in tutto il paese e anche tra i non addetti ai lavori perché la scuola, sappia il presidente del consiglio, riguarda tutti.

Ieri anche le Regioni di Puglia e Lazio hanno chiesto al governo che le assunzioni dei docenti precari siano scorporate dal disegno di legge #riformabuonascuola.

Se si pensa di fare una buona scuola contro gli insegnanti, il personale ATA, i dirigenti scolastici, allora si è fuori dalla realtà: non si può decidere del rapporto di lavoro senza riapertura del contratto.

La decisione dell'Invalsi di spostare le prove al 6 e 7 maggio per la scuola primaria, rappresenta il segno evidente di una strategia per boicottare la grande protesta contro la riforma del governo Renzi e conferma che il Governo teme una larghissima adesione all’astensione dal lavoro e che si estenda oltre misura la mobilitazione contro il disegno di legge sulla scuola.

A questo punto non possiamo escludere una puntuale valutazione di legittimità del rinvio delle prove Invalsi previste per il 5 maggio, giornata dello sciopero generale unitario!

Noi dubitiamo fortemente della legittimità di questo differimento delle prove, anche perché deciso dall’Invalsi e non dal MIUR: chi ha assegnato questo potere alla prof.ssa Anna Maria Aiello, presidente dell’INVALSI, visto che l'Invalsi è soggetto alla vigilanza del ministero della Pubblica Istruzione?

Quello del 5 maggio sarà comunque uno sciopero ampiamente partecipato, perché fortemente sentito: per questo noi puntiamo alla chiusura di tutte le scuole. La stessa discutibile decisione dell’Invalsi di rinviare i test ad altra data è la prova lampante di una consapevolezza che non è più, evidentemente, soltanto nostra.

Per non parlare poi dei problemi che causerà la legge di stabilità 2015 e che preoccupano i nostri dirigenti scolastici: il taglio di 2.020 posti di personale ATA, le limitazioni alle supplenze brevi per gli amministrativi e per i collaboratori scolastici, il divieto di sostituzione degli Assistenti Tecnici, l’abrogazione di esoneri e semiesoneri per i collaboratori del DS, la decurtazione di 30 mln di € del FIS e la previsione che esso venga utilizzato prioritariamente per il pagamento delle supplenze, il taglio di 51 mln di € da realizzare sui fondi per il funzionamento, l’ulteriore blocco dei contratti… sono tutte questioni che allarmano i nostri dirigenti scolastici che, qu in Puglia hanno sottoscritto un appello unitario.

Questo sciopero nasce allora proprio dalla totale chiusura del Governo a qualunque dialogo con i sindacati e con i lavoratori, anche precari, che ogni giorno fanno funzionare la scuola italiana; dopo aver consultato i lavoratori della scuola, i Sindacati, unitariamente, hanno allora presentato sostanziali e fattibili proposte alternative anche in occasione delle audizioni parlamentari.

Non è la prima volta che un ministro o un governo tentano di stravolgere unilateralmente leggi e sentenze ma i sindacati, sempre responsabilmente, hanno prima avanzato proposte e solo in seguito hanno deciso di fare ricorso alla magistratura; è successo recentemente per la tutela dei diritti dei precari,  per le elezioni del Cspi, per cui oggi si vota, e  per le assenze per le visite specialistiche.

Ricordiamo alla Ministra che stiamo parlando della scuola pubblica, che essa appartiene al Paese e che per funzionare ha bisogno di consenso e coesione. Qui non servono né le sue reazioni scomposte né gli sbeffeggi di Renzi; qui non ci sono squadristi né marziani ma siamo di fronte ad un’ondata di protesta che sta salendo in tutto il paese contro il pessimo disegno di legge sulla scuola.

Se intendono condizionare lo sciopero del 5 maggio con la decisione di rinviare le prove Invalsi sappiano che

resteranno delusi,

perché la partecipazione sarà alta e lo slittamento delle prove ne rafforza le ragionie dimostra la debolezza del Governo.

Noi andremo avanti con le lotte contro il disegno di legge regressivo del Governo e non ci faremo intimorire.

5 MAGGIO H 9,30 SCIOPERO CON MANIFESTAZIONE E CORTEO UNITARI.

 APPUNTAMENTO PER TUTTI A BARI IN PIAZZA CASTELLO! 

Claudio Menga, FLC CGIL

Roberto Calienno, CISL Scuola

Giovanni Verga, UIL Scuola

Chiara De Bernardo, SNALS Confsal

Francesco Capacchione, FGU Gilda Unams


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