Sicurezza lavoro, 78 infortuni al giorno nei primi due mesi dell'anno
Sono 8 gli incidenti mortali e gli 4.625 infortuni totali. Gesmundo: chiediamo a Regione Puglia di stanziare risorse promesse per gli Spesal
04-04-2022 11:41:46
78 infortuni al giorno, 4.625 totali nei primi due mesi dell’anno in Puglia, 900 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono stati invece 8 gli infortuni mortali, cui si sommano lavoratori che hanno perso la vita a marzo a Taranto e in provincia di Lecce e Foggia.
“Riesce difficile parlare oggi di numeri da guerra mentre un conflitto bellico miete vittime alle porte dell’Europa, ma i dati degli incidenti mortali e degli infortuni in Puglia, in sensibile aumento, sono terribili, non possono essere relegati a fatti episodici e impongono una riflessione urgente da parte delle imprese e delle istituzioni – commenta il segretario generale Pino Gesmundo, Segretario generale della Cgil Puglia -. A nulla sono serviti gli appelli pubblici, le campagne di sensibilizzazione, la richiesta di maggiori controlli. Se questa è la ripresa post pandemia, se il prezzo da pagare è la vita di uomini e donne che lavorano per vivere non certo per morire, noi non ci stiamo”.
Lo scorso anno furono 96 le vittime, 24mila gli infortuni totali. “Stenta a imporsi una cultura della sicurezza, spesso in nome del profitto si risparmia sui dispositivi di sicurezza, si costringono i lavoratori e le lavoratrici a turni massacranti così come anche le strumentazioni e le macchine. Inoltre a causa del diffuso precariato e lavoro irregolare gli addetti non sono nemmeno nella condizione di reclamare il rispetto delle norme, pagando il ricatto di un reddito a qualunque costo. Inoltre considerato il bassissimo numero di aziende ispezionate, è così difficile incappare in un’ispezione che per chi è senza scrupoli conviene agire nell’illegalità. Non è accettabile sentir parlare di emergenza, trattandosi di un fenomeno ormai consolidato negli anni. Non si può e non si deve morire o subire menomazioni perché qualcuno considera la sicurezza un costo. Vanno adeguati gli organici degli enti ispettivi e investito sull’individuazione degli Rsl, che vorremmo fossero presenti in ogni azienda a prescindere se sindacalizzata o meno. Chiediamo anche alla Regione Puglia, con la quali abbiamo sottoscritto un protocollo in materia e che ci ha convocato per il 21 prossimo, di impegnare le proprie strutture amministrative per sollecitare il Governo a ogni intervento opportuno volto a contrastare la violazione delle norme in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. E di mantenere fede all’impegno preso di stanziare risorse a favore degli Spesal per portare oltre il 5% la soglia delle ispezioni”.