Sindacati contro il Def: continua l'austerità

12 -04-2013

"Con il Def continuano le politiche di rigore con le quali l'Europa, ormai unica al mondo, pensa di uscire dalla crisi e rilanciare la crescita. Non si deve continuare a rispondere con cieche misure di austerità alla esplosiva questione sociale". E' quanto si legge in una nota delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil in merito al Def sui temi riguardanti il pubblico impiego.

 "Tra le tante emergenze sociali di questo paese - proseguono le organizzazioni - si continua a non dare risposte al potere di acquisto delle retribuzioni e delle pensioni del lavoro pubblico oltre che di quello privato; mentre  continuano a mancare le risorse necessarie per garantire la continuità occupazionale del lavoro precario nelle Pubbliche Amministrazioni".

“Alla emergenza lavoro di tantissimi giovani - dunque - si accompagnerà l'impossibilità per le amministrazioni pubbliche di poter garantire la continuità dei servizi: spending review ed eccedenze di personale; blocco delle assunzioni; invecchiamento del lavoro, e fuoriuscita dei giovani precari ai quali per problemi finanziari oltre che normativi rischia di non poter essere rinnovato il contratto di lavoro, sono  una miscela esplosiva per il paese e per la garanzia dei diritti delle persone.

 Per i sindacati è ormai necessario e urgente "individuare una normativa ad hoc per far si che non si interrompano dopo il 31 luglio i tanti contratti di tipo precario nelle pubbliche amministrazioni", conclude la nota unitaria.


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