Somministrati Arif, Nidil-Felsa-UilTemp chiedono parità trattamento
06-10-2021 13:32:29
Ancora una volta le categorie della somministrazione lavoro di CGIL, CISL e UIL tornano ad alzare l'attenzione sull’Agenzia Regionale Irrigui e Forestali della Regione Puglia.
“Negli anni sono di frequente cambiati i vertici dell'Ente, è stato nominato un nuovo Assessore, ma quello che non cambia mai è l’approccio alla gestione della Regione Puglia rispetto alla fondamentale missione dell’Agenzia sul territorio ed alle condizioni dei lavoratori in regime di somministrazione lavoro” dichiarano Vulcano (NIDIL), De Matteis (FELSA) e Toma (UILTEMP).
In tanti, anche legittimamente, in questi giorni si sono stupiti delle cifre che compongono i capitoli di spesa del bilancio di Arif. “La crescente ricerca al di fuori di Arif di collaborazioni e manodopera è per noi un dato preoccupante. Si tratta, infatti, di risorse che potrebbero essere risparmiate o investite valorizzando il personale diretto e somministrato già a disposizione dell’Agenzia. In particolare,” continuano i segretari di Nidil, Felsa e Uiltemp “a preoccuparci è, da un lato, la scarsa lungimiranza di chi dirige l’Agenzia rispetto anche alle prospettive occupazionali ed alla qualità dell'occupazione creata; dall’altro, il fatto che l’Arif non mostra alcuna propensione al risparmio quando si tratta di guardare al proprio esterno, mentre taglia e cuce, in base a quel poco di risorse che residuano, le spettanze da riconoscere al personale somministrato”. I sindacalisti pretendono estrema chiarezza, “le leggi nazionali, la contrattazione collettiva nazionale ed il Cirl non lasciano spazio a fraintendimenti: i somministrati hanno diritto al medesimo trattamento economico dei dipendenti assunti dall'Azienda utilizzatrice. Questo non avviene facilmente in Arif: si risparmia grazie alla percorrenza pagata meno di quanto previsto dalla contrattazione collettiva di secondo livello, straordinari o festivi non sempre riconosciuti, e potremmo continuare con il pagamento delle reperibilità, la distribuzione dei dispositivi di protezione individuali e così via.”
Vulcano (NIDIL), De Matteis (FELSA) e Toma (UILTEMP) concludono: “Chiediamo chiarezza rispetto alle intenzioni della Regione circa l’Arif ed riconoscimento e la valorizzazione delle professionalità e competenze del personale in regime di somministrazione lavoro. Se questa richiesta di chiarezza non sarà soddisfatta non ci fermeremo, neanche questa volta, davanti al chiacchiericcio di ricatti, a fronte della possibilità di intraprendere con forza e vigore la strada della mobilitazione e delle vertenzialità per veder finalmente riconosciuto quanto spetta a questi lavoratori.