Taranto, il 29 aprile primo esperimento di "sciopero alla rovescia"

28 -04-2015

Uno sciopero alla rovescia per richiamare l’attenzione sul lavoro, ma anche per dire che oltre le parole c’è urgenza di ridare prospettiva ambientale e bonifiche a questa città e che tutto ciò può e deve essere prospettiva occupazionale per chi come i lavoratori tarantini questa crisi l’hanno vissuta doppiamente sulla loro pelle.

Il 29 aprile dalle 9 alle 12 la CGIL di Taranto, grazie all’impegno diretto del sindacato braccianti e pensionati, decide di onorare così la Festa del lavoro. Ore di lavoro donate per bonificare una piazzetta di Viale Parini al quartiere Tamburi, al centro di un agglomerato di case popolari dello IACP che negli anni sono state quinte drammatiche anche di tante tragedie umane.

Pensiamo che quello sia il nostro posto e che il nostro Primo Maggio è giusto torni ad essere pratica quotidiana e a stretto contatto con i nostri iscritti e la nostra comunità – dice Giuseppe Massafra, segretario generale della CGIL di Taranto - Una attività che ci vede impegnati 365 giorni l’anno, dentro la fabbrica, negli uffici preposti, nel territorio e persino nelle aule di Tribunale dove l’impegno della CGIL non è mai stato contingente o momentaneo, ma asse portante, prova, traccia tangibile di lotte che durano da anni e su cui oggi si incardina tutta l’attuale giurisprudenza.

Il 29 aprile dopo la bonifica operata in questi giorni da operai forestali, agricoli e da un gruppo di pensionati, in via Parini, i venti alberi (tamarici e pini scelti anche per la capacità di bonifica dell’aria e dei terreni attraverso le loro chiome e il loro apparato radicale – ndr) saranno piantati in quella piazzetta del rione Tamburi.

Su ogni albero ci sarà il nome di un lavoratore – afferma ancora Massafra – sono alcuni dei nostri compagni di viaggio e che ad un certo punto della strada abbiamo perso. Sono quelli che hanno fatto la nostra storia, quella di questa città e che spesso sono stati tirati in ballo sotto forma di numeri o statistiche e che invece per noi sono molto di più. Sono la testimonianza muta del prezzo pagato da tutti indistintamente. Nomi e cognomi di un impegno che ha onorato il Primo Maggio, sempre, fino alle conseguenze più estreme.

In nome di questa storia, dunque, la CGIL di Taranto torna in campo per il Primo Maggio con tante piccole ma significative iniziative che dureranno un intero anno. Dal 29 aprile del 2015 al 1° Maggio 2016.

Cominciamo mercoledì ai Tamburi, ma poi saremo in piazza (Piazza della Vittoria) il primo maggio con tutta la CGIL, senza spettacoli o iniziative roboanti, ma con le attività di sempre – afferma ancora il segretario della CGIL tarantina – un presidio di legalità, diritto, persino sussidiarietà e umanità che faremo uscire dalle stanze della confederazione e “esporremo” come una medaglia di onorata presenza quotidiana accanto al lavoro e ai lavoratori.

La Piazza della Vittoria diventerà dunque una CGIL fuori le mura, con sportelli, campagne di informazione, vertenze e iniziative tese a raccontare il diuturno lavoro di difesa del lavoro.

Difendiamo il Primo Maggio sempre – dice Massafra – riprendendo il clima della campagna scelta della CGIL tarantina per la Festa del lavoro che si celebrerà per tutto l’anno. Non solo con l’attività classica della nostra organizzazione sindacale, ma anche con iniziative che siano in grado di liberare i “saperi” di questa nostra terra, cominciando con la raccolta di storie sulle condizioni di lavoro nei call center che presenteremo insieme a Susanna Camusso a fine giugno. Per questo al nostro appello ha già risposto l’attore e regista Ascanio Celestini che il prossimo 3 maggio terrà al Tatà uno spettacolo di impegno civico e sociale, ma anche lo scrittore Mario De Siati che sta collaborando con noi per la realizzazione di un Festival della Letteratura sul lavoro che terreno nei prossimi mesi, o gli stessi Radicanto, un gruppo di musica popolare tra i più affermati del territorio nazionale che insieme a noi sta sviluppando un progetto dedicato alla musica e alla storia dei diritti conquistati.

Alcune anticipazioni, dunque, che lasciano intravedere lungo quale traiettoria si svilupperà l’impegno della CGIL dei prossimi mesi.

Abbiamo sondato il terreno e ci siamo resi conti che c’è chi vuole collaborare con noi nell’ottica di una costruzione complessa di una nuova cultura del lavoro qui a Taranto, ma non solo – sottolinea Giuseppe Massafra – Ma come dice il nostro manifesto per noi il tema del lavoro resta predominante, per questo l’icona della chiave di violino è proposta solo una volta, mentre è ripetuta ossessivamente l’icona del megafono. Perché è quello il nostro ruolo: presidiare le fabbriche, sedersi ai tavoli di confronto, difendere, rivendicare e conquistare il diritto ad un lavoro dignitoso e rispettato tutti i giorni.

Anche l’iniziativa del 29 d’altronde – specifica il segretario della CGIL – tende a quello. Quell’esperimento, il primo in Puglia di sciopero al rovescio, dice che l’azione sindacale sul lavoro può produrre lavoro. In questo senso va letto il nostro fermo impegno sui bacini occupazionali, ma anche sui cantieri di cittadinanza che altro non sono che la grande occasione per tornare a prendersi cura di spazi come quelli di Via Parini, ma con il riconoscimento di un ruolo non solo reddituale, ma anche sociale del lavoro. A questo lavoriamo, 365 giorni l’anno, per un Primo Maggio che per noi è tutti i giorni!


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