Vertenza Natuzzi, Fillea: sospensione mobilità risultato parziale ma non sufficiente. Serve vero piano industriale

05 -07-2013

"Non è la revoca che avevamo chiesto ma è comunque un primo se pur parziale risultato, frutto delle mobilitazioni dei lavoratori e rispetto al quale diamo comunque atto al sottosegretario De Vincenti per l’impegno profuso”. Ad affermarlo è il Segretario Generale della FILLEA CGIL, Walter Schiavella, al termine dell'incontro tra Mise, sindacati e vertici della Natuzzi, aggiungendo che “quanto deciso oggi potrebbe consentire l’apertura di un vero confronto, avendo più tempo a disposizione per ricercare vie d’uscita ad una vicenda che da troppi anni si trascina e che rende necessaria la ricerca di soluzioni e strumenti diversi dal passato”.

 

La Natuzzi ha, infatti, accettato di sospendere la mobilità avviata per i 1.726 dipendenti in attesa degli sviluppi del tavolo di confronto avviato oggi al ministero dello Sviluppo, con sindacati e Regioni. Il prossimo incontro è stato fissato per il 15 luglio. Intanto il Governo ha reso noto di voler istituire un ''tavolo tecnico'' per affrontare la situazione del distretto del salotto.

 

La cosa più importante, per il numero uno della FILLEA CGIL "è che questo tempo può essere utilizzato per articolare finalmente un confronto degno di questo nome. La costruzione di un tavolo tecnico presso il Mise deve rendere possibile ciò che possibile finora non è mai stato, capire tutti gli elementi sulla base dei quali l’azienda arriva ad assumere le sue decisioni e farne oggetto di un vero confronto, a partire da quello sul piano industriale sugli assetti produttivi e sui costi”. Un confronto, aggiunge Schiavella “sul cui esito per parte nostra resterà forte ed indissolubile il rapporto ed il giudizio con i lavoratori. Quello che l’azienda anche oggi ha presentato non è infatti ancora un vero piano industriale, ma resta un inaccettabile piano di tagli dell’occupazione per i due terzi del totale dei dipendenti e di dimezzamento del costo del lavoro per chi resta”. Come evidente, conclude il leader della FILLEA CGIL “a quel tavolo noi pretenderemo che tutto ciò cambi ed in relazione a ciò decideremo le nostre iniziative".


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