Assemblea Filt e Cgil: proposta tavolo a Regione sul corretto utilizzo risorse per trasporti e sicurezza

29 -07-2016

 Un  momento di discussione e di proposta sul tema della sicurezza e degli investimenti in tecnologie nel trasporto ferroviario in Puglia dopo il tragico incidente sulla tratta Andria Corato dello scorso 12 luglio. E’ questo il senso dell'assemblea regionale dei lavoratori dei trasporti su rotaia tenuta dalla Filt Cgil questa mattina a Bari.

  “La Puglia insieme alla Lombardia, alla Toscana e all’Emilia Romagna è tra le  Regioni in Italia che hanno avviato la messa in sicurezza della rete infrastrutturale regionale – ha ricordato nella sua relazione la segretaria generale Filt Puglia, Maria Teresa De Benedictis -. Nel 2014  sono stati stanziati 83 milioni per la messa in sicurezza della Rete ferroviaria regionale sui fondi FESR. Spacchettato il grande progetto e avuta la disponibilità di 105 milioni, 83 milioni sono stati messi sulla messa in sicurezza della rete locale e nel Piano di attuazione del Piano Regionale dei Trasporti sono previsti altri 80 milioni. La presenza di gruppi nazionali come FSI nel settore Trasporti per quanto riguarda la Puglia deve trovare adeguata risposta nella partecipazione all’ammodernamento della rete per ottenere un adeguamento allo stesso livello degli standard previsti per la rete nazionale delle linee locali in concessione governativa, che deve essere  sottoposta alle stesse regole dell’Agenzia nazionale della Sicurezza Ferroviaria”.   Negli interventi dei lavoratori la denuncia sui carichi di lavoro sempre più stressanti, soprattutto nei periodi estivi in presenza di ferie, che fanno aumentare i rischi, così come dai delegati è arrivata anche la richiesta di una giurisdizione unica sulla sicurezza tra reti nazionali e regionali. Con l'assurdo di un paese dove in alcune tratte viaggia ad alta velocità e in altre fa ricorso ancora al cosiddetto blocco telefonico.   Da Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia, la proposta di attivare presso la Regione “un tavolo che verifichi in maniera costante l'utilizzo dei fondi pubblici in materia di trasporti e sicurezza. Perché sulle carte leggiamo ‘lavori in corso’ e poi scopriamo che su quella linea non c'è alcun cantiere. I trasporti sono un elemento fondamentale non solo per il diritto alla mobilità dei cittadini ma di sviluppo di un territorio. E ingenti sono le risorse destinate a questa posta. La nostra è un’assunzione di responsabilità e l'iniziativa di oggi è utile anche a capire come, con la contrattazione o con mobilitazioni, possiamo dare il nostro contributo perché fatti così tragici non debbano più accadere”.   Nelle conclusioni dei lavori il segretario nazionale Filt, Alessandro Rocchi, ha riconosciuto la validità delle proposte. “Il suggerimento è di ripetere questo appuntamento magari tra sei mesi per verificare il percorso fatto e esigere da parte degli enti di spesa e delle imprese un impegno a dare risposte”. Nessun fatalismo, “nessuna abitudine a questi incidenti. Il nostro lavoro è sempre rivolto a mettere in campo per quel che ci compete proposte e azioni che azzerino i rischi per laboratori e utenti”.

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