Comuni, 340 milioni di euro per opere pubbliche in Puglia. CGIL: spendere bene e subito

02 -09-2016

Sono oltre 340 i milioni di euro immediatamente spendibili da parte dei Comuni pugliesi per opere di bonifica, riduzione di rischio del dissesto idrogelogico e delle alluvioni, risanamento delle discariche e edifici scolastici; opere che aspettano solo di essere cantierizzate, con ricadute importanti su lavoro, cittadini e imprese. Per  questa ragione la Cgil sta indirizzando una lettera a tutti i sindaci dei comuni destinatari di finanziamenti chiedendo l’apertura di un confronto urgente. Occorre fare le gare d’appalto con rapidità e trasparenza, evitando che anche un solo euro vada perso.

E’ questa la sfida che dobbiamo vincere: sono anni che i sindaci lamentano giustamente la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e il blocco delle assunzioni, fattori questi che rendono impossibile realizzare opere pubbliche ed erogare servizi adeguati ai cittadini e alle imprese, oberati sempre più da tributi locali. Ma, a loro volt, i Comuni sono veramente esenti da responsabilità per le tante opere pubbliche che potrebbero realizzarsi nel proprio territorio e che non si realizzano o subiscono intollerabili ritardi?.

La cronaca quotidiana ci consegna un vasto campionario di lavori che non si fanno o si fanno con grande ritardo per esclusiva responsabilità dei Comuni, e ciò vale per i depuratori come per la ristrutturazione di edifici scolastici, l’efficientamento energetico o le tante altre opere infrastrutturali ugualmente essenziali per i cittadini.

Grazie anche al ruolo attivo svolto dalle parti sociali e dell’Anci in tutta la fase di elaborazione del Por 2014-2020 e della ripartizione dei fondi, i Comuni risultano essere destinatari diretti o indiretti di circa 2 miliardi di euro. Tra i primi provvedimenti approvati a riguardo dalla giunta regionale ci sono due importanti delibere che con 193 milioni di euro intervengono per ridurre il rischio da dissesto idrogeologico e il rischio alluvioni, finanziamenti che riguardano 65 comuni.

Inoltre il Ministero dell’Ambiente ha programmato con il Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 ulteriori finanziamenti per 145,8 milioni di euro che interessano 34 comuni con interventi destinati a piano frane, bonifiche del sito interesse nazionale di Brindisi, bonifica discariche abusive, completamento ed efficientamento impianti per la chiusura ciclo rifiuti, riqualificazione energetica delle scuole, riqualificazione degli edifici pubblici dei comuni al di sotto dei 15mila abitanti.  A ciò va aggiunto il programma di interventi di ristrutturazione degli edifici scolastici finanziato con l’Accordo di programma quadro del 2015 per una spesa complessiva che supera i 100 milioni di euro.

Come si vede, si tratta di risorse importanti che non si possono disperdere in singoli interventi scoordinati tra loro ma devono essere parte di una visione più generale di sviluppo della nostra regione. Il confronto che intendiamo sviluppare con i Comuni nel prossimo futuro riguarda proprio la visione che occorre avere del territorio: dall’uso razionale delle aree destinate ad attività produttive alla programmazione degli interventi per la riqualificazione degli edifici di interesse culturale, al risanamento ambientale e una gestione del territorio attenta al benessere e alla salute dei cittadini, alle opportunità che gli investimenti nel settore produttivo possono determinare per la nostra regione e rispetto ai quali anche i Comuni possono svolgere un ruolo fondamentale di attrattore.


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