La Cgil a Emiliano: accelerare interventi su infrastrutture, sociale e agroalimentare

21 -06-2016

“Gli indicatori economici e sociali relativi alla Puglia dicono di una regione ancora in affanno, dove prevale un lavoro povero, precario, non qualificato. Dove servono interventi per mettere in sicurezza i territori, sostenere gli investimenti delle imprese che qui operano, aumentare la dotazione infrastrutturale”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, che manifesta preoccupazione e chiede al presidente Emiliano di dare un’accelerazione al piano delle attività, a partire dalla macchina amministrativa.Riorganizzazione uffici, evitare corto circuiti“La riorganizzazione degli uffici va immediatamente completata, per evitare ritardi e corto circuiti tra decisione politiche e loro attuazione. Il modello scelto presuppone una forte integrazione tra uffici e una forte capacità di coordinamento della dirigenza”. Un tema non estraneo all’utilizzo dei fondi comunitari da parte della Regione Puglia, “dove c’è una situazione diversificata – spiega Gesmundo -. Si procede rapidamente con tutta la partita che riguarda il sostegno al sistema delle imprese. Occorre dare un’accelerata a tutte le misure che intervengono sul sociale: socio sanitario al socio-assistenziale e socio-educativo in particolare. Il Reddito di dignità dà una prima importante risposta, ma ci sono ambiti importanti che reclamano interventi, mettendo a valore le ingenti risorse disponibili”.Sanità, razionalizzare garantendo servizi nei territoriUn capitolo a sé merita la sanità, che per il segretario generale della Cgil Puglia “è una vera e propria emergenza. Il confronto è aperto, e sono note le nostre posizioni: da un lato occorre specializzare sempre più l’offerta ospedaliera, con l’obiettivo di ridurre se non azzerare la mobilità verso altre regioni. Inoltre occorre investire sulla prevenzione, perché solo così possiamo ridurre la spesa sanitaria e farmaceutica. Allora va portata a termine la riconversione degli ex ospedali in case della salute, elemento qualificante di quella che definiamo sanità territoriale. In grado di razionalizzare il sistema senza ridurre la copertura del sistema sanitario pubblico”.Infrastrutture, valutare effettiva realizzabilità opereUn confronto, quello che chiede la Cgil a Emiliano, “anche per approfondire tutto il tema delle infrastrutture e l’effettiva realizzabilità delle opere a vario modo comprese nel Patto della Puglia come nella programmazione dei fondi strutturali europei. Per noi – elenca Gesmundo – le priorità riguardano l’ambiente, interventi strategici per ridurre il rischio frane nelle zone a più altro rischio, la messa in sicurezza delle coste, 850 chilometri che sono fonte di ricchezza per la nostra regione”. Assieme, “dobbiamo intervenire subito per togliere le strozzature al nostro sistema dei trasporti, un esempio eclatante è il binario unico sulla linea ferroviaria Lesina-Termoli. Bisogna approcciare in maniera sistemica il tema per connettere le infrastrutture portuali, aeroportuali, ferroviarie e stradali, per il miglioramento della logistica e per agevolare la crescita della mobilità sia delle persone che delle merci”.Agroalimentare, sostegno a produzioni tipiche ed eticheUno dei capitoli delle rivendicazioni del sindacato in Puglia è legato a uno dei settori trainanti l’economia, l’agroalimentare. “Dobbiamo lavorare perché la nostra regione non individuata come la terra dello sfruttamento e del caporalato. La dote da 1,7 miliardi del piano di sviluppo rurale deve premiare le aziende virtuose, che rispettano i contratti, sostenendo le produzioni tipiche per favorire il collocamento sui mercati internazionali. Con la qualità si può e deve competere nell’era della globalizzazione, non opprimendo i diritti e sfruttando le persone. Episodi che anche a livello di immagine non favoriscono la Puglia in un mercato sempre più attento ai valori dell’eticità”.


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